Lo Sviluppo rurale in Italia e la prospettiva europea nei programmi del PSRN
Lavorare su grandi tematiche per il futuro dell’agricoltura italiana per renderla più efficiente e maggiormente compatibile con le grandi sfide di attualità. è in questa direzione che il Mipaaf sta operando attraverso la realizzazione del Programma di Sviluppo Rurale Nazionale (PSRN) che si focalizza su alcuni importanti obiettivi dell’agricoltura del nostro Paese.
Infatti, sebbene le competenze relative agli interventi nel settore agricolo siano assegnate fondamentalmente alle Regioni, l’affrontare alcune problematiche da una prospettiva più ampia, quale quella del livello nazionale, sempre tenendo conto delle specificità territoriali, può talvolta rendere la soluzione di tali problematiche più efficiente ed efficace.
Il Piano nazionale si focalizza su aspetti prettamente settoriali, ponendo rilevante attenzione alla tematica della sostenibilità dell’attività agricola, in linea con gli obiettivi di salvaguardia ambientale e contrasto ai cambiamenti climatici che l’UE sta perseguendo con sempre maggiore determinazione.
Proprio allo scopo di contribuire al raggiungimento di tali obietti, il PSRN ha previsto alcune misure mediante le quali incentivare l’utilizzo degli strumenti di gestione del rischio – primo fra tutti il ricorso alle polizze contro i rischi legati a eventi climatici avversi, ma anche la costituzione di fondi di mutualità e di strumenti di stabilizzazione del reddito; stimolare gli investimenti irrigui, per rendere l’agricoltura più efficiente, più moderna e produttiva e, soprattutto, promuovere il risparmio idrico; focalizzare l’attenzione su biodiversità e miglioramento genetico animale per rendere gli agricoltori maggiormente in grado di condurre allevamenti in linea con le mutate esigenze ambientali e dei consumatori.
In estrema sintesi, il Piano mira a promuovere, con il cofinanziamento dell’Unione Europea e, in particolare, del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR), la competitività del comparto agricolo attraverso il finanziamento a misure che investono la prevenzione e la gestione dei rischi aziendali (sottomisure 17.1, 17.2 e 17.3), la promozione dell’uso efficiente delle risorse irrigue (sottomisura 4.3) e la protezione e la tutela dell’ambiente, attraverso la salvaguardia, il ripristino della biodiversità animale e il miglioramento genetico del patrimonio zootecnico (sottomisure 10.2 e 16.2).
Ritegno che queste siano tematiche di grande attualità ed esse caratterizzeranno la programmazione degli interventi di politica nel settore agricolo anche nei prossimi anni.
Proprio in questo periodo, infatti, gli Stati membri stanno discutendo con la Commissione europea il nuovo insieme di regole che definiranno le modalità di sostegno all’agricoltura e alle aree rurali a livello europeo per il prossimo periodo di programmazione. Alle tematiche ambientali e al contrasto al cambiamento climatico sarà dato un ampio spazio e ad esse saranno dedicate, con tutta probabilità, importanti risorse finanziarie.
Gli interventi che caratterizzano il Programma di Sviluppo Rurale Nazionale sono in linea con tali tendenze e credo che, considerata la loro rilevanza per gli impatti potenziali che rivestono sulle aziende agricole e sul reddito degli agricoltori, potranno trovare uno spazio di rilievo nelle politiche per il comparto agricolo che saranno predisposte nel nostro Paese per i prossimi anni.
**La presente attività formativa – non è organizzata e gestita dal collegio di Milano – per ogni richiesta informativa rivolgersi al Collegio Organizzatore/ente formativo proponente.
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