NEI PROSSIMI DUE ANNI 2021 E 2022, IL SETTORE AGRICOLO E AGROALIMENTARE
POTRÀ CONTARE SU UNA PIOGGIA DI SOLDI.
I Psr avranno a disposizione maggiori risorse finanziarie dall’Unione europea rispetto agli anni precedenti. Infatti, i Psr, quindi gli agricoltori, potranno fare affidamento su uno stanziamento ordinario e su uno straordinario, che deriva dalle risorse messe a disposizione per la ripresa a seguito del Covid 19.
uesta notizia deriva dal negoziato, in corso a Bruxelles, sul Recovery plan, sulla nuova Pac e sul regolamento transitorio. Vediamone i contenuti.
Gli stanziamenti della prossima
programmazione 2021-2027
Il 21 luglio 2020, i Capi di Stato o di Governo hanno trovato un accordo politico sulle risorse per affrontare la crisi pandemica e per finanziare le politiche europee 2021-2027.
L’accordo politico del 21 luglio 2020 prevede due budget distinti (tab. 2):
– Quadro finanziario pluriennale (QFP) 2021-2027 per un importo complessivo di 1.074 miliardi di euro (a prezzi costanti);
– Fondo per la ripresa economica (Next Generation EU – Ngeu) del valore di 750 miliardi di euro (a prezzi costanti).
Il QFP 2021-2027 è il bilancio settennale che costituisce la base per il finanziamento di
tutte le politiche dell’Ue, compresa la Pac.
Pertanto, l’accordo sul QFP riguarda tutta l’economia europea e, quindi, anche la Pac, perché in esso è contenuto lo stanziamento per il sostegno agricolo nel periodo 2021-2027.
Next Generation EU è il Piano per uscire dalla crisi pandemica e gettare le fondamenta di un’Europa moderna e più sostenibile.
Almeno il 30% dei finanziamenti a titolo del QFP e di Ngeu sarà destinato a progetti relativi al clima nel rispetto dell’obiettivo della neutralità climatica dell’Ue entro il 2050.
La Pac nel QFP 2021-2027
Il quadro finanziario pluriennale (QFP) avrà inizio il 1º gennaio 2021 e sarà il primo dell’Unione europea a 27, a seguito dell’uscita del Regno Unito, con uno stanziamento complessivo di 1.074 miliardi di euro (a prezzi costanti).
Il Consiglio europeo del 21 luglio 2020 ha previsto un importo complessivo settennale per la Pac di 386,7 miliardi di euro a prezzi correnti.
Tale budget per la Pac è suddiviso in 291 miliardi di euro per il primo pilastro (pagamenti diretti + misure di mercato) e 95,6 miliardi di euro per il secondo pilastro (sviluppo rurale), a prezzi correnti.
Dal 2021, quindi, le disponibilità finanziarie per la Pac saranno assicurate dal nuovo QFP 2021-2027, che mantiene grossomodo le stesse risorse della programmazione 2014-2020 (vedi Terra e Vita n. 26/2020).
Next Generation EU
I fondi NGEU (750 miliardi di euro) sono destinati ai paesi e ai settori più colpiti dalla crisi del Covid 19.
La maggior parte delle risorse (672,5 miliardi) saranno destinate ad uno strumento che prende il nome di “dispositivo per il recupero e la resilienza” (RRF).
Il 70% delle sovvenzioni fornite dal RRF sarà impegnato negli anni 2021 e 2022 e il restante 30% sarà interamente impegnato entro la fine del 2023.
Per l’Italia, primo paese beneficiario, sono previste sovvenzioni per un importo di 82 miliardi e prestiti per un importo di 127 miliardi, per un importo complessivo di 209 miliardi di euro.
Gli Stati membri dovranno predisporre i loro Piani nazionali per la ripresa e la resilienza che stabiliscono il programma di riforme e investimenti dello Stato membro interessato per gli anni 2021-2023.
Oltre allo stanziamento per il “dispositivo per il recupero e la resilienza” (RRF), il programma Next Generation EU prevede altri 77,5 miliardi sono destinati ad altri programmi: ReactEU, Orizzonte Europa, InvestEU, politica di sviluppo rurale, Just Transition Fund (JTF), RescEU (tab. 3).
Una nuova misura dello sviluppo rurale di contrasto al Covid
Il programma Next Generation EU ha previsto 8,2 miliardi di euro a prezzi correnti per la politica di sviluppo rurale (7,5 miliardi a prezzi costanti). Tali risorse si aggiungono allo stanziamento ordinario per lo sviluppo rurale.
Queste risorse addizionali del secondo pilastro, erogate tramite lo Strumento dell’Unione europea per la ripresa (NGEU), sono finalizzate a “Misure di sostegno per riparare l’impatto della pandemia di Covid 19 sull’agricoltura e lo sviluppo rurale e preparare la ripresa dell’economia”.
L’obiettivo è l’introduzione di cambiamenti strutturali nelle zone rurali, in linea con il Green Deal europeo, per raggiungere gli ambiziosi obiettivi climatici e ambientali della nuova “Strategia sulla biodiversità” e della nuova strategia “A Farm to Fork”.
La quota destinata all’Italia di tale stanziamento per lo sviluppo rurale è di circa 900 milioni di euro, a cui aggiungere il cofinanziamento nazionale.
Tali risorse del Ngeu per lo sviluppo rurale dovevano essere inserite nella programmazione della nuova Pac, ma la sua approvazione è in ritardo e si prevede che entrerà in vigore solamente dal 1° gennaio 2023.
Un finanziamento per la ripresa dalla pandemia deve essere utilizzato immediatamente e non può attendere di essere speso dal 2023. Ecco il motivo per cui le Istituzioni Ue (Parlamento, Consiglio e Commissione) stanno decidendo in queste settimane di introdurre questo stanziamento nel regolamento transitorio, per essere poi utilizzato nel 2021 e 2022.
Ngeu e regolamento transitorio
L’introduzione nel regolamento transitorio dello stanziamento dello sviluppo rurale del Ngeu è stata votata dalla Comagri il 12 ottobre 2020, poi sarà adottata dal Parlamento europeo e dal Consiglio dei ministri agricoli. La pubblicazione del regolamento è prevista per dicembre 2020.
Questa soluzione consentirà di utilizzare la dotazione finanziaria di 8,2 miliardi di euro nei Psr per le annualità 2021 e 2022. In dettaglio si tratta di 2,387 miliardi per il 2021 (30%) e 5,683 miliardi per il 2022 (70%).
Per l’Italia, si tratta di una dotazione aggiuntiva di 900 milioni di euro, più il cofinanziamento nazionale, che si aggiunge alla dotazione ordinaria dei Psr (1.370 milioni di euro, più il cofinanziamento nazionale).
In totale i Psr nazionali potranno beneficiare, nei prossimi due anni 2021 e 2022, di una dotazione di 1,82 miliardi di euro annui che, sommato al cofinanziamento nazionale, arriva a 3,64 miliardi di euro annui.
I SOLDI CI SONO E ANCHE IN ABBONDANZA
Adesso la responsabilità passa alle Regioni che dovranno aggiornare i loro Psr, includendo interventi coerenti con la strategia del Green Deal europeo, ovvero il perseguimento di obiettivi climatico-ambientali e innovazione.
Cosa sceglieranno di fare le Regioni? Lo vedremo, ma certamente gli agricoltori avranno un’ampia possibilità di ottenere sostegni per investimenti “green”, azioni e progetti di sostenibilità ambientale, con risvolti anche occupazionali.
Tab. 1 Politica di sviluppo rurale: stanziamenti annui e strategia
Program-mazione | Strategia | Normativa Sviluppo rurale |
Stanziamento Ue annuo Feasr (mld €) | Stanziamento Italia annuo Feasr (mld €) | Stanziamento Italia annuo con cofinanz. (mld €) |
2014-2020 | Europa 2020 | Reg. 1305/2013 | 13,62 | 1,5 | 3,0 |
2021-2022 | Green Deal +Next GenerationUe | Regolamento Transitorio (in corso di approvazione) | 12,49 + 4,12= 16,61 | 1,37 + 0,45= 1,82 | 2,74 + 0,9= 3,64 |
2023-2027 | Green Deal | Regolamento sui Piani Strategici Pac(negoziato in corso) | 12,49 | 1,37 | 2,74 |
fonte terra e vita
Recovery plan e sviluppo rurale: arrivano davvero molti soldi
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