2020 ANNO INTERNAZIONALE DELLA SALUTE DELLE PIANTE
La FAO ha lanciato il 2020 quale Anno Internazionale della Salute delle Piante (IYPH), un tema che in questo tempo sta, pur faticosamente recuperando la centralità di un ‘agricoltura ecosostenibile.
Il nostro “vivere” l’agricoltura ci ha portato e ci porta ogni giorno ad “avere cura” degli alberi e della natura. Nulla avviene per caso e se nel 2019 sono state numerosissime le iniziative sulla sostenibilità, sul biologico è dovuta a questa “sensibilità” che la nostra categoria esprime ogni giorno nello svolgere il nostro lavoro.
Con Bernando Chiaravalle abbiamo capito e fatto nostro la sua bella frase che: “Troverai più nei boschi che nei libri. Gli alberi e le rocce ti insegneranno cose che nessun maestro ti dirà”.
E i nostri boschi e le nostre rocce sono diventate anche terre fertili che producono foreste di cereali, di foraggere, di pioppeti, di frutteti, vigneti e oliveti. Sono diventate l’armonia di un’architettura agraria che rende il nostro Paese unico e straordinario.
Molti economisti, proprio in questi giorni di coronavirus, stanno riscoprendo la centralità della cura delle nostre coltivazioni, del nostro territorio, perché sanno che da li può ripartire la speranza di una non facile ripresa.
Passata questa pandemia, perchè passerà, chiederemo al Segretario Generale della FAO un incontro per promuovere nelle nostre iniziative territoriali affermando ancora una volta che i Periti Agrari e Periti Agrari Laureati sono stati e saranno i veri professionisti della custodia del nostro patrimonio agricolo.
E se Confucio disse: “il momento migliore di piantare un albero è 20 anni fa. Il secondo momento migliore è adesso”, quell’adesso noi viviamo ogni istante della nostra professione.
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