5 Maggio 2020 ASSEMBLEA RPT
CORONAVIRUS UNA STAGIONE DI PROFONDO RINNOVAMENTO DELLE PROFESSIONI INTELLETTUALI
In questo periodo in cui il Governo emana un Decreto o un DPCM ogni 96 ore, e il Parlamento è chiamato a convertire i Decreti, non passa giorno che RPT e CUP non siano chiamato a fare gli straordinari.
Ma le riunioni, rigidamente on line, non sono semplici incontri su un tema, ma impegnano tutti i Presidenti e i Gruppi di Lavoro a scorrere i problemi come fiumi in piena.
L’assemblea della RPT di oggi non ha fatto eccezione:
- Quando e come si potranno convocare le Assemblee per l’approvazione dei bilanci preventivo e consuntivo? Aspettiamo che il Governo dia una risposta, eventualmente inserendo un emendamento nel Decreto rilancio.
- CTU un tema che ci è caro per rendere funzionale il nostro rapporto con i Tribunali, riconoscendone le qualità professionali. Il Documento è pronto e verrà inviato al Ministero della Giustizia.
- Ritorno al futuro. La proposta di tornare alle tariffe minime sembra farsi strada. La RPT pronta a presentare una proposta da inserire, ovviamente in qualche conversione di Decreto. L’imbarbarimento delle tariffe non serve a nessuno nemmeno al rilancio del nostro Paese.
- La RPT presenterà alcuni emendamenti al Decreto semplificazione, per l’edilizia, i lavori pubblici, l’antincendio e la sicurezza sui posti di lavoro.
- Protezione Civile, quasi pronto il tavolo tecnico. Noi siamo esclusi, ma il Presidente assicura che dopo questa primissima fase di insediamento, il tavolo si allargherà anche a noi insieme alle altre categorie dell’area tecnico scientifica.
- La bozza del “Manifesto delle Libere Professioni” è già sul nostro tavolo. Occorre lavorarci.
- APPITALIA, l’associazione fra RPT e CUP, va avanti. Il mondo intellettuale continua instancabilmente a collaborare.
- Si pensa di riproporre il fascicolo del fabbricato. Sarebbe una sostanziale semplificazione che solleverebbe i Comuni da inutili burocrazie.
- E poi … non molliamo sul farci riconoscere quali lavoratori autonomi. Anche i nostri professionisti hanno diritto di ricevere il sussidio a fondo perduto. Anche i nostri professionisti rischiano la chiusura. Su di noi, tra l’altro, è caduta la scure della proposta di convenzione di AGEA per i CAA. Incomprensibile.
- Ed ancora Pago PA, gli avvocati non lo vogliono utilizzare, resisteranno. A loro parere non è un obbligo. Noi lo valuteremo e se riterremo che lo strumento è funzionale, senza considerarlo un obbligo lo potremmo utilizzare nel 2021. Del resto qualche Collegio territoriale lo ha già implementato.
Non c’è che dire, la carne al fuoco non manca.
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